L’archivio della Parrocchia

Martedì 7 novembre 2017 presso l’aula conferenze del Centro Pastorale Santa Margherita, si è tenuta una conferenza dal titolo “L’ARCHIVIO PARROCCHIALE DI TORRE BOLDONE”. La Conferenza, inserita nella settimana di iniziative parrocchiali archivio parrocchiale 2017- (17)per i festeggiamenti del  patrono San Martino, era finalizzata a far partecipe la popolazione dell’esistenza e dell’importanza dell’archivio parrocchiale: archivio fatto di registri e annotazioni che dopo il Concilio di Trento (Concilio conosciuto come della “controriforma luterana”) i Parroci di ogni parrocchia furono tenuti a  redigere. Il dottor Giulio Orazio Bravi, relatore della serata, nostro illustre concittadino, da tutti  riconosciuto come esimio Ricercatore, Storico e Bibliotecario, ha ripercorso la storia dei registri parrocchiali a partire dalla fine del Concilio di Trento (1563), soprattutto quello principale:  il registro  dei matrimoni, a cui archivio parrocchiale 2017- (1)seguirono il registro dei battesimi e il registro dei funerali. Infatti il Concilio di Trento aveva stabilito le regole necessarie ed indispensabili  affinché il matrimonio avesse efficacia davanti a Dio e agli uomini, rendendo inefficaci tutte le tradizioni e i modi di “sposarsi” fino a quel tempo riconosciuti. Il dottor Bravi ha inoltre accennato alla bibliografia “passata” che annotava la tipologia dei   matrimoni ammessi prima del Concilio di Trento, per esempio il matrimonio segreto (Paolo e Francesca) e il matrimonio di fatto, e successivamente non più riconosciuti . Ha inoltre accennato al matrimonio a “tradimento” intentato da Agnese nei Promessi Sposi a danno di don Abbondio per maritare Renzo e Lucia, quest’ultima oggetto di perfide attenzioni da parte di Don Rodrigo. E’ grazie a questi registri che dal 1600 circa e fino all’unità d’Italia, allorquando la nuova anagrafe fu affidata ai Municipi di recente costituzione, che possiamo risalire a moltissime informazioni sulla popolazione del tempo. Dopo la trattazione del dottor Bravi che ha ampiamente soddisfatto le aspettative dei presenti, ha preso la parola il professionista che ha restaurato i registri parrocchiali che versavano in uno stato di degrado alquanto avanzato al punto da compromettere  l’utilizzo dei registri stessi: Paolo Brevi. Questi ha relazionato sul lungo e difficile lavoro che ha dovuto effettuare per recuperare i registri attaccati com’erano da umidità, macchie e muffe per riportarli all’aspetto originale o perlomeno per  permettere il loro utilizzo. La descrizione, molto tecnica, ha comunque fatto comprendere ai presenti la complessità dell’operazione di restauro durata circa 20 mesi. L’idea di restaurare parte dei registri dell’archivio parrocchiale era nata durante la  cena di chiusura della festa dell’Amicizia del 2015, allorquando parlando con il Parroco della possibilità  del Circolo Don Luigi Sturzo di utilizzare una parte degli utili della festa di quell’anno, utili realizzati grazie all’impegno e alla dedizione dei soci e collaboratori che permettono tutti gli anni lo svolgimento di tale festa, per una iniziativa culturale a favore della Parrocchia. Su consiglio del parroco Don Leone fu scelto di destinare il contributo al restauro di alcuni registri dell’archivio parrocchiale. La serata del 7 novembre è stato l’atto finale di tale impegno preso dal Circolo Politico Culturale don Luigi Sturzo.

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