Nella giornata di mercoledì primo marzo si è celebrato il rituale delle Sacre Ceneri, momento di riflessione per un nuovo cammino penitenziale, segnando così l’inizio della quaresima, in preparazione della Santa Pasqua di Risurrezione.
Le letture che hanno preceduto la solenne cerimonia sono state molto esplicite nell’invito alla conversione. Abbiamo ascoltato dal libro del profeta Gioele al capitolo 2, 12-18: “Così dice il Signore: Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché Egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore…”. Dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinzi, cap. 5, ci è giunta l’esortazione: “… poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole. Ecco ora il giorno della salvezza!”.
Il vangelo di Matteo cap. 6, 1-6. 16-18 è emblematico nell’invitare alla sincerità del cuore: “… State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro… Quando fai l’elemosina non suonare la tromba davanti a te… non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà… Quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda… ma solo il Padre tuo, che è nel segreto, e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà!”.
Nel momento di riflessione e meditazione sulla Parola, che il celebrante Don Angelo, nella celebrazione eucaristica serale ha rivolto all’assemblea, ha ricordato i punti essenziali del rituale delle sacre Ceneri, sottolineando che siamo stati creati dalla polvere e che i giorni della quaresima possano veramente essere vissuti come opportunità di conversione profonda, in attesa del grande evento della Pasqua, la Risurrezione di Gesù. A conclusione ci ha poi invitati per suscitare in noi un sostanziale momento di conversione e di cambiamento radicale , a un triplice impegno: la preghiera, la penitenza, l’elemosina.
La preghiera, momento fondante della nostra relazione con Dio. La penitenza, strumento importante per liberare le nostre giornate dalla superficialità. L’elemosina, affinché il nostro incontrare l’altro, possa divenire realmente un dono, gratuito e generoso, di ascolto e di attenzioni, di pazienza e di gioia.
Dopo l’ascolto della Parola, il celebrante Don Angelo ha poi benedetto le Sacre Ceneri presentate ai piedi dell’altare da tre giovani: “Raccogliamoci, fratelli carissimi, in umile preghiera, davanti a Dio nostro Padre, perché faccia scendere su di noi la sua benedizione e accolga l’atto penitenziale che stiamo per compiere”. Poi coadiuvato dal parroco Don Leone e da Don Tarciso, hanno imposto ai fedeli, che si sono presentati processionalmente ai piedi dell’altare a capo scoperto, le Ceneri benedette accompagnando questo semplice ma significativo gesto con una breve esortazione: “ Convertitevi e credete al vangelo” (Paenitémini et crédite Evangélio), “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” (Meménto, homo, quia pulvis es, et in polvere revertéris).
L’incontro poi con il Gesù Eucaristia ha suggellato i buoni propositi scaturiti dalla significativa Liturgia penitenziale, che è stata allietata dai canti del Coro giovani della parrocchia, con la presenza molto numerosa di fedeli e la partecipazione del gruppo Scout della comunità.
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