Lo chiamavano ‘corso’: dal tono un po’ troppo aziendale o scolastico. Poi lo hanno chiamato ‘percorso’: già meglio, si innesta l’idea di un cammino più che di una serie di conferenze. E oltretutto fatto in buona compagnia. Ora si precisa: ‘percorso verso il matrimonio e … anche più in là’. Perfetto: è chiaro che la celebrazione non è l’atto finale, ma quello iniziale. Di una scelta tutt’altro che formale. Alla proposta, che prenderà il via giovedì 15 gennaio, si dà l’ adesione in ufficio parrocchiale entro Natale.
Negli ultimi otto anni più di cento coppie hanno frequentato il percorso in preparazione al matrimonio che offre la nostra parrocchia, coppie non solo di Torre ma anche di altri paesi.
Da tempo la Chiesa propone questa iniziativa e ne ritiene necessaria la frequenza per disporsi a celebrare con consapevolezza il Sacramento. Probabilmente alcune coppie un tempo di iscrivevano per assolvere un obbligo, oggi il questionario anonimo di gradimento di fine corso parla un linguaggio diverso: “E’ una grande opportunità e ci è stata molto utile”. “Anche se non fosse obbligatorio è utile partecipare e inviterei anche chi ha solo un’idea iniziale di vita in coppia a frequentarlo”. “Anche tra noi due, chi era più titubante ha maturato, grazie al corso, maggior consapevolezza riguardo al dono del matrimonio”. “E’ stato tutto molto interessante, per niente noioso, molto coinvolgente e lo rifaremmo senza ripensamenti!”.
Il nostro percorso prevede dieci incontri serali ed mezza giornata conclusiva di ritiro. La gran parte delle coppie afferma che sarebbe auspicabile avere anche più tempo per una restituzione personale dopo le parole dei relatori. Qualcuno ha espresso il desiderio di maggior tempo per un incontro diretto ed esclusivo tra la coppia di fidanzati con una delle coppie accompagnatrici. Queste ultime, con don Leone, approntano ed ogni anno rivedono le tappe del percorso affinché sia efficace ed adeguato alla realtà che cambia. Esse accolgono i fidanzati e si mettono in gioco nel portare la propria esperienza di coppia e di famiglia (c’è chi è sposato da pochi anni e chi ha già superato il 30° di nozze).
I relatori sia laici che preti stimolano i presenti alla riflessione e al dialogo e li coinvolgono su molti e vari temi, anche quelli più concreti che mettono le coppie d’oggi a dura prova.
Con l’aumento delle coppie di conviventi tra gli iscritti viene particolarmente apprezzato e cercato l’approfondimento sulle differenze tra il matrimonio celebrato nella Chiesa come sacramento e le altri forme di unione.
Numerosi i fidanzati che dicono di aver riscoperto il senso cristiano della vita e della famiglia lungo il percorso, dopo anni di lontananza dalla Chiesa.
Non mancano momenti conviviali che facilitano la conoscenza tra coppie e un contatto più personale e significativo, al punto che quasi tutti desiderano potersi rivedere come gruppo e con gli accompagnatori per affrontare argomenti attinenti la famiglia, la fede e la vita della comunità.
Quasi un presentimento: camminare da soli è sempre più difficile e rischioso.
Betta e Alberto