Domenica 20 aprile, nella chiesa parrocchiale, si è celebrata la tradizionale “Liturgia del sale”; invitati speciali tutti i battezzandi nell’anno 2017, con genitori, padrini, nonni e ogni familiare che abbia preso a cuore la loro formazione “spirituale”. Alle ore 16 la chiesa era festante e gremita di presenze che, tra un saluto, un pianto e acuti strilli hanno creato un ‘atmosfera particolare tale da allietare la mente ed il cuore. Il curato Don Diego ha celebrato la breve liturgia, dando lettura del vangelo di Luca al cap. 18:
“15 Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. 16 Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 17 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».” sottolineando poi il significato spirituale di questa semplice cerimonia.
La liturgia è poi proseguita con la recita della formula sacramentale per la benedizione del sale e l’imposizione dello stesso sulle labbra di ogni bambino: il sale, simbolo della Sapienza di Dio che opera nella Sua creatura e che deve insaporire di sé tutta la sua vita. Il sale nel linguaggio biblico è condimento indispensabile nelle vivande (Giobbe cap. 6), è farmaco che preserva dalla corruzione e risana le acque (2° Libro dei Re cap.2), è elemento culturale per la preparazione delle offerte sacre (Levitico cap. 2) mentre Gesù esorta i suoi discepoli a diventare “sale della terra”(Matteo cap. 5 – Luca cap. 14).
Il lieto incontro si è poi concluso all’oratorio Don Carlo Angeloni, con una festosa merenda per tutti e con una pioggia battente che ha limitato l’entusiasmo del tradizionale “lancio dei palloncini” ai quali i genitori avevano in precedenza allegato un biglietto con scritto un messaggio: chi di pace, chi di fratellanza o chi semplicemente un saluto gioioso.
Luciano Tintori
Per vedere tutte le immagini della celebrazione clicca Qui