29 novembre 1789
“…si sono adunati gl’infrascritti capi di famiglia capaci di voto…Fu rappresentato dalli deputati della Fabrica di questa veneranda chiesa…qualmente hanno rilevato che la volontà e desiderio della contrada, si è di edificare un onesto Campanile, corrispondente alla Chiesa, e ciò non con altra natura di danaro che con le voluntarie contribuzioni a titolo di carità degli abitanti la contrada medesima.
Altre verranno in seguito raccolte e custodite dalli deputati stessi e rimarcando questi essere inoltre anche necessaria detta edificazione, per richiamare alla Chiesa tutti li abitanti di essa contrada e anche per tutti quegl’altri usi cui servono le campane, hanno mandato in pubblico la presente parte per assicurarsi meglio della inclinazione e volontà della contrada medesima mandando Balottazione sopra di ciò e ballottata la parte suddetta si scossero: voti favorevoli n. 57, contrari 12, sicchè fu presa la parte di edificarlo.
Essendo poi divise le opinioni in rapporto al sito cui porre li fondamenti di detto campanile in due fassioni, fu stabilito di ballottare anche il sito suddetto cioè se intendevano di gettare li fondamenti suddetti a destra dietro la chiesa (…) voti favorevoli 15; contrari 54…mandato ballottazione se intendeva la contrada d essere il campanile suddetto in sul sagrato della Chiesa (…) voti favorevoli 65; contrari 4
Addì 9 maggio 1790, Torre Boldone
“essendo li votanti in N. 73 è stato giudicato un numero sufficiente a convalidare il presente Consiglio. Ai quali è stato esposto dai Signori Deputati alla Fabrica…qualmente da Intendenti, e periti sono stati consigliati a non erigere li fondamenti del Campanile nel sito nominato nella parte presa in questo in data 29 novembre 1789 ciovè in sul sagrato, affine di non togliere la luce alla chiesa ed anche per non guastare il disegno, od architettura della medesima, così sono ricorsi alla Contrada con il presente consiglio per ottenere facoltà di cambiare sito al campanile erigente, e porvi li fondamenti del medesimo in qualunque luogo sembrerà opportuno a persone perite in questo proposito…si scossero voti favorevoli 43; contrari 30
Fu indi esposto per troncare tutte le obiezioni intorno al sito sudetto da erigersi il campanile medesimo, se volevano i Vottanti presenti assegnare loro il sito stesso, e fu balottata una tal parte ma dalla balottazione si scossero soli voti favorevoli 20; contrari 53. Sicchè restò presa la parte sopra, rimettendosi la contrada in tutto e per tutto, intieramente al giudizio de Deputati con la scorta de Periti sudetti.
Come pagarlo?
Le generose offerte della popolazione, in tempi difficili come quelli, non potevano coprire in tempi brevi le spese per l’acquisto dei materiali e per la costruzione del campanile. La Fabbriceria decise quindi di chiedere dei prestiti, tutti regolarmente documentati e che nel tempo sarebbero stati restituiti:
1776: dalla Cappellania Savoldelli L. 3.108,45
1790: da Marc’Antonio Manna L. 227,79
1791: da Perico Cristoforo L. 460,51
1793: da Marc’Antonio Manna L. 1.611,79
1795: da Camozzi Ambrogio L. 323,28
1795: da Camozzi Ambrogio L. 460,51
1802: dalla Misericordia L. 5.370,90
1803: da Ostani Giuseppe L. 3.119,58
1804: dal Suffragio di Alzano L. 2.175,61
1807: Noli Alessandro L. 4.605,11
1808: famiglia Alebardi L. 383,76
1810: Marc’Antonio Manna L. 416,28
1810: da Terzi Celestino L. 1.096,77
Totale prestiti: L. 25.048,66
A questa cifra occorre aggiungere tutte le offerte, anche povere ma continue e costanti, della popolazione, che offriva non solo denaro ma anche materiale e prodotti vari.
1811: L’orologio
Nel 1811, per la prima volta, sulla torre campanaria di torre Boldone apparve l’orologio.
Regno d’Italia, Dipartimento del Serio, Distretto Primo cantone primo, Torre Boldone, 4 gennaio 1812: Sono Lire milleduecentocinquantacinque soldi dieci correnti di Milano che io sottoscritto ho ricevuto in più volte dal Tesoriere giuseppe Ostani della Veneranda Fabbrica di Torre Boldone e questi a conto manifattura del Orologio di detta frazione di Bergamo. Dico milanesi Lire 1255,10
In fede
Bortolomeo Sonzogni Orologiaro di S. Pellegrino Valle Brembana
1818
Concerto di n. 5 campane
“Da un prospetto dimostrante il residuo delle Passività a tutto 31 dicembre 1818 della Deputazione alla fabbrica della chiesa Parrocchiale e Campanile ed all’acquisto delle nuove campane risulta che il concerto delle nuove n. 5 Campane…è di complessivi pesi 546 di metallo, i quali, ad italiane L. 30 al peso importavano Ital. Lire 16.380.
Da un altro prospetto risulta che nella costruzione di dette n. 5 campane vennero impiegati pesi 544 di metallo, che a Ital. Lire 30 al peso importarono Ital. Lire 16.320
Fattura delle suddette campane: Ital. Lire 2.300. Il concerto delle 5 campane costò complessivamente 18.680 Lire Italiane
1888
Il 1° gennaio 1888 per la benedizione delle campane
Offerta di Moretti Giovanni L. 50,00
Offerta del Sig. Ippolito Zenoni L. 50,00
Offerta di Moretti Luigi L. 40,00
Offerta di Perico G.Angelo L. 50,00
Il 1° gennaio dalla Cassa B L. 5,00
Il 2 gennaio per offerte portate in casa parrocchiale L. 37,00
Lì 7 gennaio per offerta L. 23,00
1912
RESTAURO DEL CASTELLO DELLE CAMPANE CHIESA PARROCCHIALE DI TORRE BOLDONE
1937
Su richiesta del parroco don Urbani, l’8 aprile la Regia Sovrintendenza all’Arte medievale e moderna della Lombardia di Milano, a seguito di un sopralluogo eseguito da un proprio funzionario, stabilisce le modalità del restauro da effettuare sul nostro campanile. Il parroco è incaricato di segnalare l’inizio dei lavori perché questi possano essere attentamente seguiti dalla Sovrintendenza. Oltre alle opere murarie si provvide al restauro della “campana maggiore” e alla fornitura del nuovo battente. Il totale delle spese delle varie fatture superò le 13.000 lire, completamente pagate entro la prima parte del 1938.
1942
Il 21 AGOSTO 1942 il Sottosegretariato di Stato per le fabbricazioni di Guerra di Milano inviò anche al Parroco del nostro paese la lettera avente come oggetto: “Raccolta campane di edifici di culto”.
Oltre alle indicazioni per il ritiro delle campane, erano allegati il Regio Decreto di riferimento e l’elenco delle campane dichiarate esistenti nella nostra chiesa:
n. 8 per kg. 5.500, peso da rimuoversi: kg. 3.300 N.B: qualora il peso sopraindicato non corrispondesse al reale, la ditta incaricata della raccolta procederà alla rimozione del 50-60% del peso effettivamente esistente sul campanile.
A Torre Boldone si fecero molti conteggi per scegliere – pensiamo con quale dispiacere – quali campane consegnare. Alla fine vennero identificate tre ipotesi:
1^ ipotesi
Mantenere le 2 campane grosse con un deficit sul 60% da consegnare di q. 5.74, deficit che verrebbe coperto in parte da campanelle
2^ipotesi
Mantenere le 5 campane piccole e consegnare le tre grosse, daremmo in più del 60% q. 2.76
3^ ipotesi
Mantenere le 2 campane grosse con un deficit sul 60% da consegnare di q.li 3.06, deficit che verrebbe in parte coperto da campanelle.
Novembre 1942
Requisizione campane
I campana diametro 1.35 peso 15.00
II “ “ 1.21 “ 10.60
III “ “ 1.07 “ 7.35
IV “ “ 1.01 “ 5.75
V “ “ 0.90 “ 4.20
VI “ “ 0.80 “ 3.00
VII “ “ 0.71 “ 2.00
VIII “ “ 0.67 “ 1.70
Totale ferro 49.60
Il 53% 25,79
Il 51% 25,29
Consegnate le due maggiori: peso 15.00
10.60
Totale 25.60
1948
Finita la guerra, il governo mise mano anche alla questione delle campane requisite. Il 22 novembre 1948 inviò a tutti i comuni una circolare contenente le modalità precise per richiedere il ripristino delle campane requisite o asportate “per causa di guerra” e i relativi tempi di presentazione delle domande (entro il 15 febbraio 1949).
Il parroco rispose: “Il sottoscritto fa sapere che – tramite la sola autorità da cui solamente dipende per le cose ed azioni inerenti al Culto – ha già inoltrato la predetta domanda presso la Ven. Curia Vescovile di Bergamo alla quale sola spetta far pervenire al Ministero dell’Interno, fin dal gennaio 1948.”
1952
Finita la guerra, il Parroco e la gente di Torre aspettavano con ansia di poter riavere il loro bel concerto di campane. Nonostante i tempi difficili, la gente rispose con generosità all’accorato appello del suo Parroco che inviò ad ogni famiglia una richiesta di aiuto “per la rinnovazione delle Sacre Campane simbolo squillante della nostra vita parrocchiale”.…”per affrettare l’avvenimento che allieterà tutta la Parrocchia, dovrebbe essere fissata una offerta di Lire 1.000 (mille) per sei mesi su ogni singola Famiglia.” …”gareggiare con la generosità dei Nostri Maggiori che con i loro sacrifici ci hanno regalato il bel campanile … e le armoniose campane”
”il dolce richiamo è tale che deve far vibrare la sensibilità di ogni cuore Torreboldonese”.
Nel 1953 il Ministero dei Trasporti fece consegnare al Parroco di Torre Boldone 3 campane per un peso totale di 2.590 kg in sostituzione di quelle requisite durante la guerra. Il Parroco aveva già provveduto ad assegnare l’incarico per la fusione delle nuove campane. L’antica premiata fonderia pontificia di campane” comm. Angelo Ottolina di Bergamo aveva provveduto alla rifusione e pulizia delle 6 campane superstiti e delle 3 riconsegnate dallo Stato, per un peso complessivo di oltre 52 quintali. Il nuovo concerto di 8 campane in Do maggiore grave venne solennemente portato a Torre Boldone, su carri addobbati a festa, accolto dalla popolazione.
Ogni campana ebbe il suo Padrino o la sua Madrina, in rappresentanza delle Famiglie o degli enti che contribuirono al loro ritorno:
Ottava: il signor Pietro Cornolti in rappresentanza del Comune e del Sindaco, cav. Attilio Moretti.
Settima: la signorina Rosa Reich, in rappresentanza di tutta la famiglia
Sesta: le maestranze del Cotonificio Reich e del Cotonificio Zopfi
Quinta: la famiglia Roncalli
Quarta: la famiglia Capelli
Terza: Celestino e Margherita Terzi
Seconda: la famiglia Artifoni
Prima: i signori Fedeli Giovanni e Gherardi Alessandro